A pochi passi dal confine algerino, si trova l’ultima e più grande oasi pre-sahariana marocchina, ovvero la città di Figuig, con più di 200.000 palme da dattero, forma un’unica macchia verde nel deserto, un tempo qui transitavano i pellegrini diretti alla Mecca.
Questa città tra le più antiche del Marocco è composta da ben 7 ksour o quartieri principali fortificati, per lungo tempo in lotta fra di loro, di fatto sono un intricato labirinto, fatto tutto di corridoi, sottopassaggi oscuri e porte, che si aprono sui cortili, dove si affacciano le case.
Ogni lsour si divide in piccoli isolati autonomi, che racchiudono le abitazioni di famiglie imparentate fra di loro, al centro spesso si colloca la moschea.
Le abitazione dall’architettura molto semplice, sono realizzate in prevalenza con argilla indurita al calore del sole o con mattoni di fango e travi di palma, i pavimenti anch’essi in argilla e i muri che le circondano, racchiudono orti e giardini, sormontati da fortificati torrioni di guardia.
Le vie principali e secondarie attraversano l’intero ksar, delimitando zone ben distinte che si diramano, consentendo l’accesso alle diverse abitazioni, inoltre è attraversato da un’arteria principale, che conduce direttamente alla moschea.
Vi sono ancora altri angoli da scoprire che serpeggiano tra le palme, come le grandi vasche per la raccolta di acqua, le cascate sulla falesia, i minareti quadrati e massicci ed i mausolei dei marabutti.
Figuig può essere un interessante punto di partenza per visitare altri luoghi circostanti, come le pendici del gebel Djorf, dal suo belvedere si gode di un’ampia vista su tutti i palmeti, o raggiungere il monte Zenaga, oltre il quale inizia la vera e propria distesa del Sahara.
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