Il film “Evil – Il Ribelle” prende ispirazione dal romanzo autobiografico di Jan Guillou “La fabbrica del male”, pubblicato nel 1981. La pellicola trova ambientazione nel 1959, all’interno di un collegio. La violenza è il tema centrale dell’intero film, che ha in Erik Ponti (interpretato da  Andreas Wilson) il suo protagonista principale. “Evil – Il Ribelle” presenta Erik come un giovane ragazzo di sedici anni, che vive una realtà difficile, poiché ogni giorno convive con la violenza. Dunque, a scuola si trasforma in un autentico bullo, che picchia gli studenti per liberarsi dal senso di frustrazione e insoddisfazione. Infatti, vive con la madre ed il suo compagno, che picchia Erik per ogni sciocchezza e senza motivo. Un giorno, Erik ed il suo clan vengono sorpresi a rubare in un negozio. Decide di prendersi ogni responsabilità, pagando una conseguenza importante, l’espulsione dalla scuola e la mancata accettazione da parte degli altri istituti scolastici pubblici. La madre di Erik non si arrende e fa ogni sacrificio, perché il figlio possa entrare presso il collegio privato di Stjärnsberg. L’insegnamento che gli deriverà da questa situazione, porterà Erik ad esaminare la propria coscienza e cambiare totalmente la sua vita.

Il tema centrale del film è sicuramente duro, forte, ma quanto mai attuale. “Evil – Il Ribelle” ha ottenuto un ottimo successo, sia tra le critica che tra il pubblico. Inoltre, le performance del cast, la sceneggiatura e l’accurata regia, diretta da Mikael Håfström hanno permesso al fil di conseguire premi e riconoscimenti di ottimo livello. In particolare, la pellicola ha ottenuto il “Guldbagge Award 2004” per il miglior film, la migliore fotografia ed il miglior contributo (quest’ultimo riconoscimento è stato conferito ad Anna Asp). Il Guldbagge Award (Scarabeo d’oro in italiano) è il premio cinematografico ufficiale, il più importante rilasciato in Svezia, che viene consegnato fin dal 1964 dall’Istituto cinematografico svedese. L’anno successivo, nel 2005, il film è stato insignito del Premio Robert come Miglior film straniero non statunitense nel corso della 22/a Edizione dell’omonimo riconoscimento, che si è tenuta a Copenaghen. Ancora nel 2005, “Evil – Il Ribelle” ha ottenuto una candidatura all’Oscar come miglior film straniero.

La pellicola diretta da Mikael Håfström, disponibile sul sito per vedere film in streaming focalizza l’attenzione su un tema delicato, purtroppo ancora presente nella nostra società, soprattutto all’interno di scuole e gruppi amicali. Spesso, le vittime di bullismo restano in silenzio, per paura o per vergogna. “Evil – Il Ribelle” non è stato l’unico film che ha portato alla luce una questione sociale così particolare. Pellicole a tema sono state realizzate soprattutto a partire dalla fine degli Anni ‘90, quando la tecnologia ha conosciuto un’impennata di progresso mai registrata prima, così che il bullismo si è trasformato in “cyberbullismo”. Con questa nuova etichetta, si intende far riferimento agli atti di bullismo che vengono ripresi e trasferiti sui social, fino a diventare virali. “Elephant”, prodotto nel 1999 è stato uno dei primi film sul tema del bullismo. Altre pellicole, poi, sono seguite negli anni a venire; tra le più famose è possibile ricordare: “Disconnected”, “La forma della voce”, “Cyberbully” e “Wonder”.

Di Grey