Dopo solo 10 anni, eravamo infatti nel 2009, nel momento in cui i telespettatori sono stati, per così dire costretti a dotare il proprio apparecchio televisivo di un piccolo dispositivo, ovvero il decoder, se volevano vedere i loro programmi preferiti, ecco che il problema della recezione, si ripresenta nuovamente.
Infatti dal 2020 e con probabili proroghe al 2022, si passerà ad un nuovo e più moderno standard televisivo, ovvero il DVB-T2, che apporterà notevoli vantaggi, non solo un audio ed un video perfetti, ma anche un numero maggiore di programmi, l’unico vero problema, è non tutti i televisori sono in grado di supportarlo.
Il digitale terrestre che usiamo tutti giorni, per vedere i nostri programmi preferiti, sarà in maniera graduale soppiantato dal nuovo segnale codificato, in sintesi una parte delle frequenze televisive, sarà utilizzata dalle comunicazioni mobili cellulari.
Sul mercato sono molti i modelli, prodotti dopo il 1° gennaio 2017,già dotati del nuovo standard, quindi ricevere il segnale non creerà alcun problema, per altri basterà aggiungere un apposito decoder, molto simile a quello che usiamo attualmente.
Mentre per gli apparecchi un po’ datati, la recezione non è garantita nemmeno con il decoder, ma per vedere i diversi programmi, sarà necessario sostituire il vecchio televisore con uno nuovo.
Per venire incontro alle possibili difficoltà che questa transazione potrebbe apportare, la legge di bilancio del 2019, ha stanziato delle risorse economiche, ovvero una specie di bonus, che probabilmente riguarderà l’acquisto di un solo televisore e certamente gli avente diritto, saranno le famiglie con il reddito più basso.