Fondamentalmente, ci sono due difetti estetici che colpiscono le orecchie. Il più conosciuto e comune sono le orecchie a sventola ma ne esiste anche un altro che prende il nome di macrotia. Per sapere di che si tratta e anche come si risolve, è sufficiente leggere questo breve approfondimento.
Che cos’è la macrotia
La macrotia è una malformazione congenita, cioè che si trasmette all’interno della stessa famiglia, del padiglione auricolare. Chi soffre di macrotia ha un orecchio più grande rispetto all’altro. Si parla di macrotia quando entrambe le orecchie sono molto più grandi del normale. Se il padiglione supera i 6,5 cm allora si può parlare di macrotia. Non è una situazione che compromette l’udito, ma ha solamente risvolti dal punto di vista estetico. Purtroppo, spesso non si tratta di una sottile differenza ma un orecchio è evidentemente più grande. Chi presenta di questo problema spesso viene preso in giro e ne soffre molto. La macrotia, sfortunatamente, mette a disagio e fa sì che chi ne soffre si vergogni moltissimo tanto da isolarsi. non è facile andare in giro con un orecchio molto grande che si può solo nascondere con i capelli, ma non è sicuramente sufficiente.
Come si cura
Non esiste una terapia farmacologica per ridurre il problema dell’orecchio gigante. L’unico modo è rivolgersi a un chirurgo estetico Milano. L’intervento di otoplastica no può esser mini invasivo come per la correzione delle orecchie a sventola, ma prevede per forza di tagliare l’eccesso. Tecnicamente, il padiglione auricolare non ha ossa ma è solo cartilagine vascolarizzata per cui si può tagliere l’eccesso con il bisturi dopo aver compiuto 14 anni. Intervenire prima non è consigliabile perché ci possono esser ancora dei cambiamenti.
Il chirurgo estetico Milano usa la sedazione locale ed elimina la sezione in eccesso. Il lavoro dura circa 40 minuti ad orecchio. I punti chirurgici vanno tenuti all’incirca 10 giorni. Dopo l’intervento, bisogna portare una sorta di turbante compressivo che tiene in posizione le orecchie ed evita l’eccessivo gonfiore della zona appena operata.